Il dantismo italiano della prima metà del XIX secolo appare decisamente vincolato alle vicissitudini politiche della rivoluzione nazionale e della edificazione dello stato unitario. Col facile discernimento dei posteri, si può perciò concludere che il nostro dantismo, consustanziale alla gestazione e alla nascita della nazione italiana, si distingue nettamente nella generale riscoperta di Dante da parte della cultura europea.