Epistola XII: il 19 maggio 1315 fu fatto a Firenze un ribandimento generale, cioè un’amnistia nella quale furono riammessi molti degli esiliati negli anni precedenti a patto che chiedessero perdono in Battistero con un rito pubblico, Dante, avvisato di ciò da un amico, ringrazia ma rifiuta il rientro a queste condizioni che corrisponderebbero ad una dichiarazione di colpevolezza quando invece la sua innocenza è sotto gli occhi di tutti.