La riconquista del retto libero arbitrio termina con l'addio di Virgilio nel XXVII del Purgatorio che lascerà il poeta ormai in grado di scegliere da solo; ma all'inizio di questo canto viene presentato il passaggio dentro il cerchio di fuoco che mette in gioco la libertà di Dante: egli sa che passare attraverso il fuoco è per il suo bene e non deve temere, ma non ha la forza di farlo anche se Virgilio lo sprona: è solo il nome di Beatrice e l'amore per lei che gli danno l'energia perché la libertà si muova.